Una vita in viaggio alla ricerca di autenticità, di emozioni gustative e sensoriali, di terre generose e mani sapienti, creando legami e radici con chi ha saputo crescere e trasformare un territorio in un vino, e un vino in icona.
Guidati da intuito, curiosità, e da una buona dose di fortuna, abbiamo ascoltato e scelto le nostre etichette… o forse molte di loro ci hanno scelto.
Scrivendo le loro storie insieme a noi.
STORIE TRA I FILARI
#1 | STORIE TRA I FILARI
Le 10 vendemmie
C’era anche Dario Ceresa seduto a quel tavolo, alla Trattoria dei Cacciatori di Peschiera, circa 20 vendemmie fa. Perché per un incontro così importante Stefano Stucchi voleva il sostegno del suo amico e mentore, l’uomo che con generosità e stima, per anni, gli aveva dato le basi e formato la sua passione e competenza, tutto se stesso.
Luca e il padre, il signor Morsenchio, ascoltarono tutto con calma, e valutarono quella visione di unirsi… “Morsenchio&Stucchi”, in fondo il mondo stava cambiando e il nome suonava bene.
#2 | STORIE TRA I FILARI
Il bicchiere mezzo pieno
Questa è la visione di Stefano e Luca: il bicchiere mezzo pieno. Ovvero non soffermarsi su quanto manca, ma oltrepassare il limite e riuscire a vedere quello che potrebbe esserci: un nuovo contenuto di valore.
Una filosofia dettata da carattere, pensiero e intuizioni.
È stato quel bicchiere mezzo pieno a selezionare tante etichette e cantine di nicchia, a volte quasi sconosciute, che negli anni sono cresciute con l’agenzia: da una parte facendo scoprire e nascere dei veri brand, dall’altra elevando credibilità e reputazione di due amici e professionisti del vino appassionati.
#3 | STORIE TRA I FILARI
La porta girevole
“Non ho bisogno di niente, grazie e arrivederci”. Giacomo rispondeva così, ogni volta che mi vedeva oltrepassare la porta girevole del suo ristorante. A volte facevo un giro completo a 360°, senza mettere piede nel locale.
Sarà perché la perseveranza ripaga, oppure quella mattina Giacomo si era alzato di ottimo umore, ma un giorno mi fece entrare e mi chiese con aria di sfida una carta dei vini.
Osai: su 100 vini, più di 70 ancora non li rappresentavo. E forse fu proprio quell’audacia che gli piacque, e gettò le basi di una lunga e intensa collaborazione.
#4 | STORIE TRA I FILARI
Al tavolo di fianco
Ribot era mio cliente e devo ammettere che comprava da me vini che non conosceva, non convenzionali e piuttosto costosi. Entravo a un’ora ben precisa, quando mangiava il patron del ristorante. Chiedevo sempre il tavolo vicino a lui e il motivo era semplice: ordinavo uno dei miei vini e ne consumavo poco più di un bicchiere, poi pagavo il conto e me ne andavo. A quel punto, spesso l’oste si faceva portare la mia bottiglia quasi piena e lo assaggiava.
A volte, fuori dal locale, vedevo l’espressione compiaciuta di chi apprezzava il vino e il partner che glielo aveva consigliato. Avevo costruito stima e credibilità.
#5 | STORIE TRA I FILARI
Perdersi e trovare
Spesso le cose migliori accadono per caso, le incontri all’improvviso. Come quel giorno che assaggiai in un ristorante, per caso o grazie a un oste dal palato fino, un Vermentino sardo che non conoscevo e che mi folgorò. La cantina non era proprio vicina, ma non ci pensai due volte: il giorno dopo ero già in Gallura a conoscere i giovani viticoltori, che, parole loro, non vendevano “nel continente”.
Nelle ore che seguirono un pranzo impegnativo, un’ospitalità calorosa e soprattutto ottimi vini, gettarono le basi di un rapporto di stima, fiducia e amicizia che dura da 20 anni.
#6 | STORIE TRA I FILARI
La rinascita dell’isola
C’era un rumor che serpeggiava durante il Vinitaly di parecchie vendemmie fa: tutti parlavano di Planeta, una cantina che stava rivoluzionando la nostra visione tradizionale dell’enologia siciliana. Incuriositi, affascinati, cominciammo a considerare con un occhio nuovo e ammirato la produzione vinicola di quella splendida isola e la sua rinascita.
Di lì a poco, eravamo fra i pochi rappresentanti in Italia di quella cantina, che anche grazie alla nostra fiducia è cresciuta e diventata un brand protagonista.